Ci sono luoghi al mondo dove la natura regna sovrana, custodendo una bellezza intima e misteriosa.
Quei silenzi rotti da improvvisi sussulti, ombre e luci che giocano con la rugiada, hanno portato l’uomo a suggestionarsi tanto che in una delle zone naturalisticamente più belle d’Italia, il “Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna“, molte sono state le testimonianze di coloro che asserivano di aver visto gnomi o folletti. Non ci si meraviglia di ciò, vista la bellezza del luogo ricco di boschi, laghi, montagne e deserte valli: quei tesori della natura di cui si racconta gli gnomi siano custodi.
A Bagno di Romagna, nel bellissimo “Bosco dell’Armina” nel cuore dell’appennino tosco-romagnolo, dove ricche sono la flora e la fauna, tra daini, caprioli e scoiattoli e persino il lupo, sembra ci sia un piccolo timido abitante: Bagnolo.
E proprio per omaggiare simbolicamente questo leggendario popolo, ma sopratutto per sensibilizzare i più piccoli al rispetto della natura, il “Sentiero degli gnomi“.
Vi si accede liberamente dai giardini pubblici della cittadina termale, opportunamente segnalato da un simpatico cartello colorato, e superato un ponticello sul fiume Savio, ci si ritrova a percorrere questo sentiero, che attraversa per un paio di chilometri un bosco fitto e lussureggiante, intervallato da sculture di legno degli gnomi, pietre con incise le orme dei loro piedini e la loro scrittura, riproduzioni di animali e una grotta dove i bambini potranno osservare il firmamento.
Il percorso, lungo il quale si incontra il “libro” del capovillaggio degli gnomi, Odino, porta alla “radura degli gnomi”: qui la fantasia regna sovrana, tra il “Castello del granconsiglio” e il “Pozzo dei desideri” opera del vegliardo Knoc, la “Locanda del lupo grigio” e la “Casetta della posta” tutta in legno dove i bambini possono inviare calorose letterine a gnomo Bagnolo.
Per chi volesse portare a casa un ricordo di questa suggestiva esperienza può sostare nel “Il mondo del piccolo popolo” un negozio che si trova sulla via principale di Bagno di Romagna e gestito dalla stessa guida del parco dove, utilizzando solo il legno, è ricostruito il mondo fantastico di questi piccoli abitanti amanti della natura.
Il parco, il cui ente ha sede nel “Palazzo del Capitano” in città, organizza molti eventi per allietare il pubblico, tra le più suggestive c’è la fiaccolata notturna lungo il sentiero, organizzata tre volte all’anno.
Bagno di Romagna è un ridente borgo noto sopratutto per le sue calde acque termali e ipertermali, note da secoli, assai benefiche al corpo e allo spirito che alimentano tre strutture termali. E anche l’origine di queste acque affonda le radici nella fantasia: si racconta che nel sottosuolo ci sia la cavità dove Bagnolo custodì quelle calde e fumanti pietre che riuscì a recuperare temerariamente dalla temibile pancia del “Monte Nassetto“, dopo una coraggiosa avventura con l’amico scoiattolo Coda Rossa, rimettendoci solo la punta del suo curioso cappello rosso.
Credits immagine: by zioWoody via CC BY-NC-ND 2.0